PRESIDENZIALI USA: UNA CORSA IMPERVIA. DUE VICEPRESIDENTI AGLI ESTREMI.
di Melissa de Teffè.
Il duello per le presidenziali americane si sta inasprendo e posiziona i due candidati agli estremi dell’arco politico attraverso la scelta dei due Vice. Dopo il tanto atteso dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump che li vedrà confrontarsi a settembre, Vance e Walz, si incontreranno per un faccia a faccia il primo ottobre prossimo. L’evento è organizzato dalla rete televisiva CBS.
Scrive Vance su X: “Il popolo americano merita il maggior numero possibile di dibattiti, ed è per questo che il Presidente Trump sfiderà Kamala in tre momenti diversi. Non solo accetto il dibattito della CBS del 1° ottobre, ma accetto anche il dibattito della CNN del 18 settembre. Non vedo l’ora di vederti a entrambi!”
Dei due compagni di squadra, conosciamo meglio, James David Vance o J.D. Vance, grazie alla sua autobiografia “Elegia americana – (Ed Harper, 2016 – Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis- la biografia di una famiglia e una cultura in crisi) e in seguito alla trasposizione su schermo per la regia di Ron Howard, con Glenn Close ed Amy Adams. Per chi non ha voglia di leggersi il libro, il film visionabile su Netflix, racconta la vita di questo giovane uomo che riesce a conquistare con enormi fatiche, mille rischi e facili inciampi, una posizione nella società, superando il maltrattamento psico-fisico di una madre alcolizzata, drogata, con quattro matrimoni falliti alle spalle, in un contesto sociale poverissimo e ignorante. Per sfuggire a questi orrori, si arruola nei Marines dal 2007 al 2013, e viene subito stanziato in Iraq. Al rientro si laurea in soli 2 anni in Scienze Politiche e filosofia con il massimo dei voti per poi proseguire grazie anche a una borsa di studio alla Yale University e diventa avvocato. Qui conosce sua moglie Usha, di origini indiane, e prima generazione americana. Ma a Vance non piace fare l’avvocato e abbandona quasi subito trasferendosi nella West Coast dove viene assunto come dirigente in una società di investimenti specializzata nelle tecnologie. Prosegue in questo ambiente e da San Francisco ritorna nell’Ohio, dove è cresciuto e qui tenta, fallendo, diverse imprese societarie. Entra poi in politica e viene eletto senatore a gennaio dell’anno scorso, 2023.
Sensibile al sociale segue linee politiche per aiutare chi, come lui e sua madre, viene da ceti bassi e fa fatica a trovare lavoro, e cade nel giro della droga, soprattutto il Fentanil, prodotto in Cina e venduto in grandi quantità a basso prezzo, anche grazie all’importazione attraverso l’immigrazione illegale gestita dai cartelli sudamericani della tratta di esseri umani.
Dall’altro lato dello spettro il Vice Presidente Harris, settimana scorsa, ha scelto come suo Vice, Tim Walz, governatore del Minnesota. È un veterano militare che non è mai andato in guerra. Anzi è proprio in questi giorni che ha dovuto ritrattare una sua dichiarazione su CNN “d’essere orgoglioso d’aver portato la pistola in guerra”, imbellettandosi e Vance, molto attento, lo ha chiamato fuori immediatamente, obbligandolo a spiegare l’affermazione.
Insegnante ed allenatore di football in un liceo pubblico, è entrato in politica come governatore nel 2018, rieletto come governatore per due mandati.
In una recente intervista, Michael Whatley, presidente del Comitato Nazionale Repubblicano ha dichiarato: “Tim Walz è davvero l’anima gemella ideologica (della Harris, ndt).” Progressista e socialista le sue politiche governatoriali sono pro-immigrazione. Infatti, ha più volte ha espresso la volontà di voler investire in una “fabbrica di scale da 30 piedi” per aiutare i migranti a scavalcare il muro di confine dell’ex presidente Trump; inoltre è il primo ad aver dato tutto il suo sostegno elargendo assistenza sanitaria e patenti di guida ai migrati senza documenti e presenti nel suo Stato. Invece Michael Tyler, uno dei portavoce della campagna di Harris, ha detto che scegliendo Walz, Harris ha “cementato la posizione politica offrendo un contrasto fondamentale in questa corsa tra il ticket Harris-Walz che lotta per le famiglie lavoratrici, mentre l’agenda Trump-Vance, al contrario causerebbe danni ineguagliabili in tutto il paese.” Ma fra le iniziative da applaudire c’è sicuramente la detassazione sui prodotti femminili per l’igiene intima così come la distribuzione di tamponi in tutti i bagni delle scuole pubbliche, inclusi quelli maschili, così da accontentare la comunità LGBTQ+, ma che gli è valso il nomignolo di Tampon Tim.
Ad ogni modo Walz è un candidato che può piacere molto, soprattutto nel Midwest. La sua parlata semplice, l’approccio diretto e una biografia da piccolo paese, ne spiega il fascino.
Nei prossimi mesi, la coppia Harris-Walz, viaggerà per il paese proponendo di “rafforzare la classe media invece di tagliare le tasse per i ricchi, e combattere per le libertà fondamentali, inclusa la libertà di abortive fino all’ultimo giorno di gestazione, di dare ai bambini la possibilità di scegliere di cambiare sesso senza avere necessariamente il permesso dei genitori, di naturalizzare immigranti illegali, supportare qualsiasi metodo di fecondazione.” Quando il presidente Biden ha annunciato il suo ritiro, Walz è stato velocissimo nel sostenere Harris, emergendo così come una sorta di pioniere per i Democratici. Poi i suoi attacchi al senatore J.D. Vance non appena nominato da Trump, soprannominandolo uno “strano.” – “Eppure,” controbatte Vance, “alla fine di un importante comizio, io ho abbracciato e baciato mia moglie, mentre Walz le ha stretto la mano come se fosse un’elettrice qualsiasi”. “Non le pare “strano” questo comportamento?”
Così la parola “strano” divenuta la parola d’ordine dei Democratici per il ticket repubblicano, vuole raccontare che se la scelta cadesse su Trump-Vance sarebbe una minaccia per la democrazia, perché insoliti, e fuori dal contesto dell’America stessa.
Quindi per ora la sinistra gode di un raro allineamento. Tutti, infatti, dalla rappresentante di New York Alexandria Ocasio-Cortez al senatore indipendente della Virginia Occidentale Joe Manchin, hanno elogiato la scelta di Walz, come ulteriore prova che i Democratici si sono “spostati così tanto a sinistra nel loro insieme che candidati estremi come Kamala Harris e Tim Walz, oggi, sono considerati mainstream,” – dice Whatley.
E per il capo del partito Democratico la piattaforma politica rimane invariata adesso che Walz è parte del “ticket”. Dietro le quinte i Repubblicani sono quasi entusiasti per questa scelta, invece, ad esempio, del governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, che a parer loro, avrebbe reso la corsa alla Casa Bianca molto più ardua.
Infine, come ultima notizia, Tulsi Gabbard, deputata per le Hawaii, ex democratica, e veterana militare, e riservista, ha deciso di citare in giudizio l’amministrazione Biden-Harris, per aver scoperto, grazie ad informatori anonimi della Federal Air Marshal (Sezione di polizia federale dell’aviazione) che è stata segnalata e inserita nella lista di possibili individui pericolosi, secondo il programma Quiet Skies, facente parte del TSA (Transportation-Security-Administration) che ha il compito di identificare i viaggiatori che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza dell’aviazione. Quelli in lista, possono volare, ma sono soggetti a controlli più stretti, messi sotto “scorta” non identificabile durante il transito, e, anonimamente, sono affiancati da uno Sceriffo armato quando in volo.
Nel caso di Gabbard, ogni volta che viaggia in aereo, viene automaticamente monitorata da: due squadre cinofile per la rilevazione di esplosivi, un addetto della sicurezza dei trasporti, anche lui specializzato in esplosivi, un supervisore della TSA in abiti civili e tre Sceriffi federali dell’aviazione. Che si sappia, non esistono motivi per cui Gabbard dovrebbe essere sulla lista di sorveglianza. A sua difesa, Gabbard ha pubblicato un video spiegando perché ha intrapreso le vie legali, sottolineando con queste parole il suo disgusto: “Il mio stesso governo, il mio presidente, il mio comandante in capo mi ha preso di mira come potenziale target terrorista. La parola che mi viene in mente è totale tradimento.” – “Dopo aver servito per oltre 21 anni e continuando a servire nelle forze armate del nostro paese, il mio stesso governo” ha aggiunto “usa gli Air Marshall come armi e pedine per perseguire i loro avversari politici.” “Ovviamente, non mi è stata fornita alcuna spiegazione, ed è per questo che stiamo ricorrendo alle vie legali,” ha sottolineato. “Ho parlato molto apertamente dei pericoli che l’amministrazione Biden-Harris rappresenta per la nostra democrazia, la nostra libertà e la nostra sicurezza nazionale. Queste le conseguenze” ha concluso.
Possiamo concludere usando le parole di Vance tratte dal suo libro già nel lontano 2016 che sembrano adatte a questo momento storico: “Questo paese è segregato per razza, geografia e reddito in un modo che non si vedeva da molto, moltissimo tempo.”
Possiamo solo augurarci che vinca la moderazione, per ora non c’è traccia.