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L’Etiopia, l’interesse dell’Italia tra competitor e alleati: il “piano Mattei”.

di Claudio Bertolotti.

Grazie al sostegno italiano, verrà aperto in Etiopia un nuovo incubatore di imprese tecnologicamente innovative, nell’ambito di una cooperazione per il rafforzamento dei servizi digitali nel Paese del Corno d’Africa. È questo uno dei principali risultati della missione in Etiopia del Ministro italiano dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. È “un grande piacere essere ad Addis Abeba al fianco del Ministro delle Finanze etiope, Ahmed Shide”, ha scritto il Ministro sui social network, sottolineando che il progetto mira a formare e sostenere giovani talenti etiopi con idee imprenditoriali innovative(AGI).

L’Etiopia non è solo il cuore pulsante dell’Africa orientale, ma anche un crocevia di interessi geopolitici ed economici di primaria importanza per l’Italia. Con una popolazione in rapida crescita e un’economia tra le più dinamiche del continente, il paese rappresenta un potenziale strategico ancora in gran parte inesplorato.

Sebbene la sua storia sia segnata da conflitti e tensioni interne, l’Etiopia si proietta verso il futuro con ambizioni di sviluppo e modernizzazione. La sua posizione geografica, che la rende un nodo essenziale per le rotte commerciali del Corno d’Africa, e il suo ruolo di leadership nel continente africano, con Addis Abeba sede dell’Unione Africana, la collocano al centro di dinamiche cruciali per la stabilità e la sicurezza regionale.

Per l’Italia, l’Etiopia rappresenta un’opportunità unica. Dalle collaborazioni nel settore energetico e infrastrutturale alla sicurezza e alla lotta al terrorismo, passando per il rilancio degli scambi commerciali, il legame tra i due paesi può rafforzarsi ulteriormente grazie alle iniziative del Piano Mattei, volto a rilanciare il ruolo italiano in Africa attraverso una cooperazione concreta e mirata.

Ma quali sono le sfide da affrontare? E quali le reali opportunità che l’Italia può cogliere in questo contesto? Un’analisi approfondita di questa relazione
(disponibile nell’allegato documento in formato Pdf) permetterà di comprendere come e perché l’Etiopia sia un partner chiave per il futuro della politica estera ed economica italiana.

Lo abbiamo anticipato, l’Etiopia si conferma come un attore chiave nel contesto geopolitico dell’Africa orientale. Con una popolazione che supera i 120 milioni di abitanti e un’economia in crescita sostenuta dagli investimenti infrastrutturali e dal settore agricolo, il paese rappresenta una realtà con cui l’Italia intende rafforzare i rapporti. La sua posizione strategica, tra il Corno d’Africa e le principali rotte commerciali internazionali, la rende un perno per la stabilità dell’intera regione. Tuttavia, le sfide interne, tra cui tensioni etniche e instabilità politica, rappresentano fattori critici da gestire con una strategia di lungo termine. In questo contesto, il “Piano Mattei” emerge come un’opportunità per consolidare la presenza italiana nel paese attraverso una cooperazione che spazia dalla sicurezza allo sviluppo economico.

L’importanza dell’Etiopia nel contesto geopolitico

L’Etiopia confina con Eritrea, Sudan, Sud Sudan, Kenya, Somalia e Gibuti, trovandosi al centro di una regione attraversata da profonde tensioni geopolitiche. La mancanza di uno sbocco marittimo dal 1993 ha reso essenziale l’accesso ai porti di Gibuti per il commercio internazionale, rafforzando la necessità di investimenti infrastrutturali. Inoltre, la presenza della sede dell’Unione Africana ad Addis Abeba sottolinea il ruolo politico centrale del paese nel continente.

Struttura politica e sfide interne

L’Etiopia è organizzata come una Repubblica Federale Parlamentare, con un assetto politico che, nonostante le riforme, continua a essere segnato da divisioni etniche e conflitti interni. Dal 2018, il governo del Primo Ministro Abiy Ahmed ha tentato di modernizzare il paese, ma ha dovuto fronteggiare una grave crisi nel Tigray (2020-2022) e continue tensioni nelle regioni di Oromia e Amhara. L’instabilità politica si riflette anche nella sicurezza interna, con la presenza di milizie locali che spesso sfidano l’autorità centrale.

Economia e opportunità di sviluppo

Nonostante le difficoltà, l’Etiopia mantiene un tasso di crescita economica significativo, sostenuto dai settori chiave:

– Agricoltura (40% del PIL): principale fonte di reddito del paese, con l’export di caffè e sesamo tra i più rilevanti.

– Industria (25%): in forte espansione, grazie agli investimenti nelle infrastrutture e nella manifattura.

– Energia e trasporti: con la modernizzazione della rete ferroviaria Addis Abeba-Gibuti e il potenziamento della produzione idroelettrica, sebbene la costruzione della Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD) abbia generato tensioni con Egitto e Sudan.

Il Piano Mattei e le opportunità di collaborazione con l’Italia

L’Italia ha una lunga storia di rapporti con l’Etiopia, caratterizzata da momenti di difficoltà ma anche da significative collaborazioni. Oggi, il “Piano Mattei” si configura come un’iniziativa strategica per rafforzare i legami tra i due paesi attraverso azioni mirate nei seguenti ambiti:

1. Sviluppo delle infrastrutture: progetti per il miglioramento delle reti di trasporto, con particolare attenzione ai collegamenti ferroviari e stradali per potenziare il commercio regionale.

2. Settore della difesa e sicurezza: programmi di formazione per le forze armate etiopi, cooperazione nella lotta al terrorismo e supporto tecnico per la gestione della sicurezza interna.

3. Collaborazione energetica: investimenti nel settore delle energie rinnovabili, in particolare per lo sviluppo di progetti idroelettrici e solari.

4. Innovazione agricola e sicurezza alimentare: trasferimento di tecnologie italiane per la modernizzazione dell’agricoltura etiope, migliorando la produttività e la sostenibilità del settore.

5. Relazioni bilaterali e sviluppo economico: promozione di investimenti italiani in Etiopia per incentivare la crescita industriale e manifatturiera, con il supporto di aziende e istituzioni finanziarie.

Competitor e potenziali partner nell’area

L’Italia non è l’unico attore internazionale a guardare con interesse all’Etiopia. Tra i principali competitor si annoverano la Cina, fortemente presente nel settore infrastrutturale con investimenti nella ferrovia Addis Abeba-Gibuti e nella costruzione di grandi opere; la Turchia, che ha consolidato la propria presenza attraverso investimenti manifatturieri e la vendita di armamenti, tra cui droni militari; la Russia, che cerca di rafforzare i rapporti nel settore della difesa e dell’energia; e gli Stati Uniti, tradizionalmente coinvolti in programmi di sviluppo e sicurezza nella regione.

Tuttavia, l’Italia può contare su potenziali alleati strategici. La Francia, con cui condivide l’interesse per la stabilità del Corno d’Africa e il rafforzamento delle infrastrutture regionali, potrebbe essere un partner complementare. Anche l’Unione Europea, nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo e investimenti in Africa, rappresenta un interlocutore di rilievo per un’azione congiunta in Etiopia. A livello regionale, il Kenya e Gibuti si configurano come partner commerciali cruciali per sviluppare corridoi logistici e sinergie economiche.

Prospettive future e implicazioni strategiche

L’Etiopia si trova a un crocevia: da un lato, il suo potenziale economico e la sua posizione strategica la rendono un partner cruciale per l’Italia e per l’Europa; dall’altro, le tensioni interne e le sfide regionali rappresentano un rischio per la stabilità. Il successo del “Piano Mattei” dipenderà dalla capacità di garantire investimenti efficaci e sostenibili, mantenendo un dialogo diplomatico costante e supportando il rafforzamento della sicurezza interna. Per l’Italia, consolidare i rapporti con l’Etiopia significa non solo ampliare le opportunità economiche, ma anche contribuire alla stabilità del Corno d’Africa, con implicazioni positive per l’intero Mediterraneo.