Ucraina: l’imposizione di Trump e l’opposizione di Macron.

di Claudio Bertolotti.

L’analisi del quarto anno di guerra.

Tre anni di guerra conclusi, un nuovo anno di guerra appena iniziato. Questo lo stato delle cose della guerra russo-ucraina, iniziata con l’invasione di Mosca il 24 febbraio 2022. Quali gli elementi di analisi per definire in maniera quanto più concreto lo scenario che si sta definendo?

Il commento di C. Bertolotti per Officina Geopolitica di START inSight.

Occorre guardare a quanto è successo negli ultimi tre anni, con particolare attenzione alle responsabilità dell’amministrazione di Joe Biden.

In primis dobbiamo tenere conto della condotta della guerra: cambio degli obiettivi primari (caduta del governo) e perseguimento dell’obiettivo secondario (occupazione porzione territoriale). La Russia ha sempre mantenuto il vantaggio tattico.

Secondo aspetto: la scelta dell’amministrazione Biden di non concedere all’Ucraina gli strumenti per vincere la guerra, ma solo di potersi ben difendere.

Terzo: il ruolo dell’Europa. Secondario e marginale.

Quarto: la volontà di Trump di concludere la guerra per ragioni politiche interne (coerenza con il mandato elettorale).

Scenario più probabile? Ucraina monca. Russia indebolita economicamente, ma vittoriosa sul piano comunicativo (interno ed esterno): in più Mosca ha archiviato due successi consecutivi (Crimea, Donbass). Il primo funzionale al perseguimento del secondo. E questo, il Donbass, funzionale alla possibile ulteriore pretesa territoriale in futuro.