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Il caos come arma. Esplorare l’accelerazionismo militante, dall’estrema sinistra all’estrema destra

di Andrea Molle, Chapman University, Professore Associato

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Abstract
L’accelerazionismo militante è definito dall’Accelerationism Research Consortium come un insieme di strategie volte a esacerbare le divisioni sociali per accelerare il collasso della società, attraverso mezzi spesso violenti. Questo fenomeno non è limitato a un’unica ideologia politica, essendo presente sia nell’estrema destra che nell’estrema sinistra, sebbene con manifestazioni differenti. L’accelerazionismo di estrema destra si oppone principalmente all’uguaglianza, vista come una minaccia all’ordine sociale naturale, e cerca di precipitare il crollo delle democrazie liberali, utilizzando la polarizzazione e la violenza politica. Dal punto di vista geopolitico, nazioni come Russia e Cina potrebbero sostenere tali movimenti per destabilizzare l’Occidente e minare la legittimità del modello democratico liberale, rafforzando le proprie posizioni autoritarie. L’accelerazionismo di estrema sinistra, invece, trae origine dal marxismo, con l’obiettivo di accelerare la caduta del capitalismo per innescare una rivoluzione proletaria. Queste dinamiche rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza internazionale, poiché sfruttano le tensioni interne e le divisioni sociali per promuovere l’instabilità globale.

Keywords
Accelerationism, Far-left, Far-right, Manosphere, Radicalization, Societal collapse

Introduzione

L ’Accelerationism Research Consortium, un’iniziativa di ricerca specializzata nello studio dell’accelerazionismo militante, lo definisce come un insieme di tattiche e strategie volte a intensificare le divisioni sociali latenti, spesso attraverso mezzi violenti, al fine di accelerare il collasso della società. L’accelerazionismo non si allinea necessariamente con una specifica ideologia politica e può essere osservato sia nell’estrema sinistra che nell’estrema destra dello spettro politico, tuttavia, l’uno e l’altro si presentano con aspetti differenti. L’accelerazionismo militante di estrema destra non si preoccupa di criticare ad esempio il post-colonialismo, ma si concentra piuttosto sul contrastare il tema dell’uguaglianza, che è percepito come una manifestazione del decadimento sociale e una minaccia all’ordine sociale basato sulla disuguaglianza, che si considera invece ispirata all’ordine naturale. Per salvaguardare o ripristinare questo “ordine naturale”, l’accelerazionismo militante di estrema destra cerca pertanto di creare condizioni che facilitino il crollo del sistema liberale e democratico esistente. Ad esempio, lo scontro razziale viene usato come piattaforma per l’azione politica, con l’obiettivo di accelerare la caduta delle società liberali e capitaliste. La sua strategia principale prevede la diffusione di ideologie politiche contraddittorie e problematiche attraverso vari mezzi, come la promozione della polarizzazione o l’impegno nella violenza politica per creare emergenze e crisi sociali, con l’obiettivo di impedire il funzionamento delle istituzioni sociali.

Dal punto di vista delle relazioni internazionali e degli studi sulla sicurezza, è evidente che questo obiettivo è in linea con gli obiettivi di nazioni ostili. Si ritiene, per esempio, che Russia e Cina siano interessate per motivi strategici a sostenere l’accelerazionismo militante, indipendentemente dal suo allineamento ideologico o politico. In primo luogo, favorire il caos e la divisione all’interno delle nazioni occidentali serve a minarne la stabilità e l’influenza globale, rafforzando così potenzialmente la posizione di Russia e Cina sulla scena mondiale. Esacerbando le tensioni sociali e le polarizzazioni esistenti, questi paesi possono creare distrazioni per i governi occidentali, distogliendo la loro attenzione e le loro risorse da questioni globali come l’Ucraina o Taiwan. In secondo luogo, sostenere i gruppi accelerazionisti è in linea con l’obiettivo più ampio di contrastare il modello democratico liberale occidentale. Promuovendo ideologie estremiste che rifiutano le norme e le istituzioni democratiche, questi paesi cercano di delegittimare i valori occidentali e indebolire l’attrattiva della democrazia come sistema politico e sociale. Questa strategia può contribuire a rafforzare la legittimità dei regimi autoritari, presentandoli come una solida alternativa alle democrazie occidentali. Inoltre, favorire il conflitto interno nei paesi occidentali può fungere da forma di ritorsione o deterrenza contro la percepita interferenza occidentale negli affari interni di Russia e Cina. Sostenendo l’accelerazionismo militante, questi paesi possono reagire contro le sanzioni occidentali, le critiche agli abusi dei diritti umani, o il sostegno ai movimenti di opposizione. Inoltre, evidenziando le divisioni interne e i disordini sociali nelle nazioni occidentali, Russia e Cina possono dissuadere i governi occidentali dall’intervenire nei loro affari interni o dal perseguire politiche estere aggressive contro di loro.

1. Accelerazionismo militante di estrema sinistra
Il concetto di accelerazionismo ha origine in seno al marxismo, nella convinzione che intensificando le forze distruttive del sistema capitalistico si possa ottenerne la distruzione finale e la successiva liberazione, attraverso la rivoluzione proletaria. Il terrorismo di sinistra che si avvale di un impianto ideologico accelerazionista, prescrive l’uso o la minaccia della violenza da parte di entità subnazionali che si oppongono al capitalismo, all’imperialismo e al colonialismo. Questa tendenza si manifesta anche nei movimenti di difesa dei diritti ambientali o degli animali, o ancora in quelli che sostengono sistemi sociali e politici decentralizzati, come l’anarchismo. In termini di incidenti, il numero di incidenti mortali attribuiti a ideologie di estrema sinistra varia nel tempo. Il picco globale della violenza rivoluzionaria accelerazionista di sinistra si è verificato durante gli anni ’60 e ’70. Tuttavia, fino al 2012, il numero degli eventi terroristici di estrema sinistra è di circa quattro volte quello degli eventi di estrema destra. Negli ultimi anni, in particolare nel 2019 e nel 2020, il numero di incidenti di estrema destra e di estrema sinistra è stato più o meno uguale. In tempi più recenti, la situazione ha iniziato a differire tra Europa e Stati Uniti. In Europa gli attacchi dell’estrema sinistra hanno ripreso ad
essere più diffusi, e in particolare quelli mirati ad attaccare organizzazioni di destra. Ad esempio, le organizzazioni tedesche come Engel – Guntermann e Hammerbande si concentrano chiaramente nel prendere di mira gli estremisti di destra, o individui percepiti come tali. Tuttavia, c’è un notevole cambiamento nel loro approccio, poiché sono sempre più impegnati in attività che vanno oltre i conflitti locali con l’ambiente estremista di destra. Gli analisti suggeriscono anche un aumento dei legami con gruppi esterni. Questa interconnessione tra le reti estremiste di sinistra in Europa ha il potenziale per influenzare le loro strategie e gli obiettivi specifici che scelgono.

Negli Stati Uniti, secondo l’Anti-Defamation League, solo il 6% delle 443 vittime di estremisti registrate tra il 2012 e il 2021 erano motivate ideologie di estrema sinistra. In confronto, il 75% era connesso a convinzioni di estrema destra e il 20% a convinzioni islamiste. È importante notare che tutte le vittime delle ideologie di estrema sinistra negli Stati Uniti erano motivate dal nazionalismo nero, che l’ADL classifica come estremismo di sinistra. Nel complesso, la minaccia violenta rappresentata dagli estremisti di sinistra negli Stati Uniti rimane relativamente piccola, mentre in Europa è in aumento. La tendenza è stata confermata da diverse autorità. Ad esempio, il Terrorism Situation and Trend Report (TE-SAT) riporta che l’80% degli attacchi eseguiti con successo nel 2022 sono stati compiuti da gruppi terroristici di sinistra e anarchici.

A livello globale, i movimenti affiliati alle ideologie di estrema sinistra includono gruppi Antifa, nonché gruppi che si occupano di questioni ambientali. Ci sono anche vari media alternativi di estrema sinistra, come The Grayzone o Breakthrough News, e organizzazioni come il Partito per il Socialismo e la Liberazione o il Partito Mondiale dei Lavoratori. Queste entità possono occasionalmente esprimere simpatia per regimi autoritari percepiti come ostili all’Occidente e abbracciare teorie del complotto. Anche se queste piattaforme potrebbero non sostenere apertamente la violenza, i loro contenuti e le loro campagne sostengono attivamente ideologie autoritarie all’interno del pubblico mainstream, erodendo così la credibilità dei difensori dei diritti umani e della democrazia e promuovendo la polarizzazione.
The Grayzone, un media di estrema sinistra, esemplifica questa tendenza preoccupante. Fondata nel 2015 dal giornalista Max Blumenthal poco dopo
un viaggio a Mosca, questa piattaforma mediatica adotta costantemente una posizione apparentemente antimperialista, difendendo spesso il presidente siriano Bashar al-Assad, Vladimir Putin e il venezuelano Maduro per la loro presunta resistenza contro il dominio degli Stati Uniti. Inoltre, si nega il genocidio uiguro e gli attacchi con gas chimici in Siria. Lo stesso Blumenthal ha partecipato a manifestazioni anti-lockdown e antivaccini e attualmente svolge un ruolo molto attivo nel movimento pro-Hamas/pro-palestinese, che rappresenta una nuova sfida significativa e allarmante per la sicurezza nazionale.

L’uso di Internet da parte dell’accelerazionismo militante di estrema sinistra L’esplorazione della cultura online di estrema sinistra è un argomento spesso trascurato. Questa particolare fazione, che esiste ai margini della sinistra più ampia, si posiziona contro varie ideologie e gruppi come l’alt-right, la correttezza politica, i social justice warriors e le posizioni centriste e liberal-democratiche. Nonostante le sue radici ideologiche e la tendenza della sinistra a disprezzare la cultura popolare online, impiega tattiche simili a quelle dell’alt-right online, compreso l’uso dell’umorismo, dei meme, del trolling su Twitter e dell’aperta ostilità. Tuttavia, rimane saldamente radicato nell’ideologia progressista di sinistra. Indicato con vari nomi come “alt-left”, “volgar left” o “Dirtbag Left”, l’origine di questo movimento è attribuita ad Amber Frost, scrittrice, podcaster e attivista con sede a Brooklyn. Il suo podcast Chapo Trap House, strettamente associato a questo movimento, utilizza comicità e ironia in uno stile da atleta shock, criticando allo stesso tempo sia il partito democratico che quello repubblicano. Altri media e individui collegati alla sinistra sporca includono TrueAnon e Red Scare, anch’essi vagamente associati al movimento BlueAnon, una controparte di sinistra del noto fenomeno QAnon.

2. Accelerazionismo militante di estrema destra
Inizialmente, l’accelerazionismo militante non era principalmente associato all’estremismo di estrema destra. Tuttavia, si è fatto strada gradualmente in questo
ambiente attraverso due vie significative. In primo luogo, negli anni ’90, il filosofo britannico Nick Land sviluppò una versione libertaria dell’accelerazionismo di destra dopo aver studiato i lavori di Gilles Deleuze e Félix Guattari sull’accelerazionismo di sinistra e incorporando la sua interpretazione dell’analisi del capitalismo di Marx. Due decenni dopo, all’inizio degli anni 2010, le idee di Land hanno guadagnato terreno nel movimento emergente dell’“alt-right”, che si è profondamente interessato al suo concetto antiegualitario e antidemocratico di “neo-reazione”. Il secondo e più influente percorso attraverso il quale l’accelerazionismo si è infiltrato nell’estrema destra è stata la pubblicazione del libro Siege, che raccoglieva post di newsletter scritti dal neonazista americano James Mason, un ammiratore di Charles Manson. Mason era coinvolto in varie organizzazioni naziste negli Stati Uniti già dalla fine degli anni ’60, aveva legami personali con importanti leader di estrema destra, tra cui George Lincoln Rockwell, il leader del Partito nazista americano, e William Pierce, l’autore del romanzo The Turner Diaries, che ha ispirato l’attacco terroristico del 1995 a Oklahoma City. Mason fu influenzato anche da Joseph Tommasi, il leader del Fronte di Liberazione Nazionale Socialista, un gruppo ispirato dalle organizzazioni di sinistra e dalla guerriglia urbana che sosteneva la creazione del caos attraverso il terrorismo come mezzo per destabilizzare l’ordine politico negli Stati Uniti.

Mason creò la newsletter Siege, pubblicata dal 1980 al 1986, come piattaforma per esprimere la sua disapprovazione per la posizione assunta dall’estremismo di estrema destra americano. Nelle pagine della sua pubblicazione, incorporò elementi di teorie cospirative antisemite e razziste, concentrandosi in particolare su una “cospirazione mondiale ebraica” che mirava a eseguire un “genocidio bianco”. Questo concetto, ora etichettato come “Grande Sostituzione”, ha contribuito allo sviluppo del mito del Deep State, generando il cliché bipartisan di un “governo occulto sionista” in America. Nel suo libro, Mason sosteneva anche che l’ordine sociale prevalente era diventato così profondamente corrotto che organizzazioni consolidate come il Partito nazista americano, con i loro metodi convenzionali di impegno politico, erano diventate inefficaci nel perseguimento della liberazione della “razza bianca”. Secondo Mason, il progresso poteva essere raggiunto solo attraverso mezzi rivoluzionari e violenti messi in atto da individui e l’instaurazione di un “Nuovo Ordine” nazionalsocialista avrebbe richiesto la distruzione della società. L’accelerazionismo militante di estrema destra, come sottotipo del terrorismo apocalittico, si ispira fortemente ai luoghi comuni antisemiti, inclusi concetti come il “genocidio bianco” e la “teoria della grande sostituzione”. Inoltre, sfrutta la conoscenza tradizionale percepita e i codici culturali per razionalizzare le loro convinzioni antimoderne e prendere di mira gli individui che ritengono responsabili del decadimento sociale. Di conseguenza, l’accelerazionismo può essere visto quasi al pari di una religione, come evidenziato dalle sue somiglianze e dalla sua mescolanza con gruppi come i Branch Davidians, la cui escatologia rispecchia dinamiche simili.

L’uso di Internet da parte dell’accelerazionismo militante di estrema destra
Negli Stati Uniti, gli aderenti alle ideologie di estrema destra hanno riconosciuto il potenziale di Internet già negli anni ’80. Hanno capito che le piattaforme online offrivano un’opportunità senza precedenti per diffondere il loro messaggio a un pubblico più ampio senza i vincoli imposti dai media tradizionali. In particolare, David Duke, una figura di spicco del movimento estremista di estrema destra statunitense ed ex leader del Ku Klux Klan, ha lodato Internet come piattaforma ideale per una “rivoluzione bianca”. L’avvento della comunicazione online ha giocato un ruolo significativo nell’ascesa di Siege, in particolare durante la metà degli anni 2010, quando l’ “alt-right” ha guadagnato importanza. Questo movimento ha abbracciato strategie di azione militante, che sono state ulteriormente amplificate in seguito alla manifestazione “Unite the Right” a Charlottesville, negli Stati Uniti, nell’agosto 2017. Gli eventi circostanti la manifestazione, inclusa la tragica uccisione della contro-manifestante Heather Heyer, hanno scatenato intense dibattiti all’interno della comunità estremista di estrema destra americana. La critica di Mason alle manifestazioni e la sua difesa dell’accelerazionismo militante hanno avuto ampia risonanza in queste discussioni. Di conseguenza, in seguito agli eventi di Charlottesville, l’hashtag #ReadSiege ha guadagnato terreno sia a livello nazionale che all’interno del discorso online transnazionale di estrema destra.

Screenshot da un documentario della PBS (7 agosto 2018)

Come oggi, il rischio associato all’accelerazionismo militante è monitorato principalmente in Nord America, con solo un numero limitato di analisti europei che tengono attivamente sotto controllo le sue attività. La globalizzazione dell’accelerazionismo militante di estrema destra durante gli anni 2010 ha dato origine a varie traiettorie, tutte strettamente intrecciate con gli spazi digitali, che dovrebbero sollevare preoccupazioni. Una piattaforma importante per l’accelerazionismo militante di estrema destra è stata la Iron March, in lingua inglese, che ha operato dal 2011 al 2017 ed è servita da terreno fertile per i gruppi accelerazionisti. Questo forum ha attirato una vasta gamma di militanti estremisti
di estrema destra che si sentivano emarginati da altri forum Internet come Stormfront, fondato nel 1996, o erano insoddisfatti delle offerte delle organizzazioni di estrema destra esistenti rivolte ai giovani. All’interno del forum Iron March, i membri coltivavano la propria sottocultura di accelerazionismo militante di estrema destra, caratterizzata da testi chiave e un’estetica distinta con loghi ispirati ai simboli delle Waffen SS e maschere di teschi in bianco e nero. Gli amministratori di Iron March hanno incoraggiato attivamente la comunicazione online transnazionale e facilitato il networking regionale e locale tra i membri oltre i confini del regno digitale. In particolare, tra gli utenti di Iron March è emersa una rete terroristica estremista di estrema destra, che rimane attiva anche a tutt’oggi. L’influenza di
Iron March, ponendo un’enfasi significativa sull’azione, si è estesa oltre lo sviluppo della sua sottocultura estremista di estrema destra. Di conseguenza, diversi gruppi accelerazionisti, tra cui National Action (Regno Unito), Feuerkrieg Division (USA) e Antipodean Resistance (2016), sono stati istituiti come propaggini di questo forum. È anche importante riconoscere che Iron March segnò semplicemente l’inizio di questo fenomeno.

La globalizzazione dell’accelerazionismo militante di estrema destra
La vera ascesa della rete globale di accelerazionismo militante di destra può essere fatta risalire al periodo tra il 2018 e il 2019, che ha visto eventi significativi come l’attacco alla Sinagoga Tree of Life a Pittsburgh (USA) e l’attacco a Christchurch, in Nuova Zelanda. Questi incidenti hanno mostrato un elevato livello di sofisticazione nel modo in cui gli autori hanno pubblicizzato le loro azioni. Un esempio ha riguardato la diffusione di un ampio manifesto online e lo streaming live dell’attacco, stabilendo un nuovo punto di riferimento per la violenza di estrema destra. Ne è seguita, naturalmente, un’ondata di attacchi imitativi, inclusi ma non limitati a Poway ed El Paso negli Stati Uniti, a Oslo e Halle in Europa. Durante questo periodo, la piattaforma digitale 8chan è servita come hub online preferito per l’accelerazionismo militante, facilitando la diffusione della sua propaganda. Tuttavia, la crescente pressione da parte del pubblico e delle istituzioni alla fine ha portato alla chiusura di 8chan nell’agosto 2019. Inizialmente, questa chiusura ha avuto un effetto frenante sulla diffusione della propaganda, ma alla fine i gruppi accelerazionisti si sono ripresi. Tuttavia, quando la piattaforma è riemersa come 8kun nel novembre 2019, molti ex utenti erano già migrati su Telegram. Telegram, fondata da Pavel e Nikolai Durov nel 2013, mirava inizialmente a fornire un mezzo per la comunicazione online che sarebbe stato più difficile da monitorare per stati autoritari come la Russia. Tuttavia, nel giro di pochi anni, ha sviluppato funzionalità aggiuntive che lo hanno trasformato in una piattaforma di social media. In particolare, la capacità di crittografare i messaggi nella comunicazione uno a uno lo rendeva particolarmente attraente per i gruppi di estrema destra e jihadisti per diffondere propaganda e reclutare nuovi membri. Per individui e gruppi di estrema destra i cui account erano stati bloccati o cancellati su piattaforme di social media più tradizionali, Telegram ha offerto un’alternativa sicura per raggiungere un pubblico più ampio. Di conseguenza, alcune nicchie di Telegram sono diventate note come “Terrorgram”, a causa del funzionamento indisturbato dei gruppi terroristici e della glorificazione dei terroristi e delle loro azioni sulla piattaforma. La frammentazione tra le due piattaforme ha comportato una diminuzione della dimensione percepita del pubblico dell’accelerazionismo militante di estrema destra. È interessante notare che questa divisione ha anche stabilito una gerarchia, con gli utenti di Telegram che si consideravano i leader, o “generali”, del movimento, cercando attivamente di reclutare le masse, o “soldati di fanteria”, per la loro causa. L’8kun, recentemente ristabilito, è emerso come una piattaforma ideale per reclutare la fanteria, poiché molti tentativi di attacco sono stati effettuati da membri attivi di questo imageboard.

3. La manosfera
Nonostante un calo generale delle attività pubbliche tra i militanti accelerazionisti di estrema destra durante la pandemia di COVID-19, i loro sforzi digitali sono aumentati in modo significativo dalla primavera del 2022. Di conseguenza, è aumentato anche il numero di attacchi sventati. Le tendenze primarie che hanno avuto origine all’interno di queste comunità online strettamente unite durante gli anni ’80, ’90 e 2000 rimangono rilevanti all’interno del social network globale in cui si sono evolute. In particolare, emergono continuamente nuovi spazi online, che spesso hanno poca somiglianza con le tradizionali organizzazioni estremiste di estrema destra. Queste reti decentralizzate, organizzate in cellule, promuovono sottoculture definite dai loro codici culturali, come i meme, e si adattano costantemente per aumentare la loro rilevanza nella sfera pubblica. Ora hanno permeato altri regni online, comprese le piattaforme di gioco, e fanno affidamento sulla più ampia cultura dei troll su Internet. Si propagano attraverso la manosfera, un insieme di comunità incentrate sull’antifemminismo radicale e sull’ambiente della teoria della cospirazione, dove gli individui cercano “la verità” o abbracciano l’ideologia della “pillola rossa”. Queste reti prosperano in forum “politicamente scorretti” formando una sottocultura transnazionale che ruota
attorno a contenuti estremisti di estrema destra, misogini, antisemiti e misantropici, sia ironici che seri. Di particolare interesse è la manosfera, che ha attirato l’attenzione degli accelerazionisti a causa della sua rapida crescita e del potenziale di esplosioni violente nel mondo reale.

Nonostante venga definita un nome collettivo, la manosfera comprende quattro sottoculture distinte: attivisti per i diritti degli uomini che vedono le politiche femministe come dannose per i diritti dei maschi, incel (celibi involontari) che ritengono le donne responsabili della loro mancanza di opportunità e status sociale, separatisti che credono in una cospirazione femminista per smantellare la mascolinità e sostenere la completa segregazione tra i generi, e il tipo seducente che oggettiva le donne e promuove l’accettazione della cultura dello stupro. Queste sottoculture emergenti si allineano anche con le culture dell’odio digitale esistenti che hanno già stabilito la loro presenza su varie piattaforme, rafforzando così i loro sforzi di reclutamento.

4. Quando destra e sinistra uniscono le forze
È importante riconoscere che i gruppi accelerazionisti agiscono principalmente come opportunisti e colgono ogni opportunità per infiltrarsi in un movimento popolare. Ciò è stato evidente in vari casi nel corso della storia. Ad esempio, nel 2020, il movimento antigovernativo di estrema destra Boogaloo ha tentato di associarsi al movimento Black Lives Matter rivendicando obiettivi condivisi. Allo stesso modo, negli anni 2000, i Black Bloc di estrema sinistra hanno sfruttato con successo le proteste popolari contro i leader del G8. Durante la pandemia, sia i gruppi di estrema sinistra che quelli di estrema destra si sono uniti contro le misure di blocco. In questi contesti è emersa anche la violenza stocastica, che si manifesta come atti sporadici di aggressione, intimidazione o distruzione di proprietà. Sebbene tali incontri si schierassero apparentemente contro gli obblighi di vaccinazione e percepissero violazioni delle libertà personali, spesso attiravano individui con inclinazioni estremiste provenienti sia dall’estremismo di sinistra che da quello di destra dello spettro politico. Nel mezzo del trambusto di questi eventi, attori solitari o piccole fazioni si sono impegnati in atti di violenza casuale (stocastica), che vanno dalle molestie verbali alla violenza fisica, volti a seminare il caos e instillare paura. Gli estremisti di estrema destra hanno sfruttato queste manifestazioni per propagare sentimenti antigovernativi e amplificare la sfiducia nelle istituzioni sanitarie pubbliche, mentre l’estrema sinistra le ha viste come opportunità per sfidare gli interessi aziendali e in particolare le grandi aziende farmaceutiche. La natura imprevedibile della violenza stocastica in questo contesto non solo pone preoccupazioni immediate per la sicurezza, ma sottolinea anche la più ampia polarizzazione sociale e radicalizzazione che alimenta tali eventi.

Nell’attuale contesto politico, questi gruppi si stanno ora allineando con il movimento filo-palestinese. Il movimento filo-palestinese ha ottenuto un sostegno significativo negli ultimi mesi, con numerosi manifestanti scesi in piazza in tutto il mondo per chiedere un cessate il fuoco a Gaza. Sfortunatamente, questa ondata di sostegno ha anche creato un ambiente in cui vari gruppi, tra cui accelerazionisti di estrema sinistra, estrema destra e organizzazioni antisemite, tentano di associarsi al
movimento filo-palestinese tradizionale. Ciò ha provocato una rete confusa di affermazioni e una diffusa diffusione di disinformazione. Un modo in cui questi gruppi sfruttano il movimento filo-palestinese è adottandone il linguaggio per criticare le azioni del governo israeliano a Gaza, tuttavia, utilizzano la piattaforma per promuovere teorie e stereotipi del complotto antiebraico. Le fazioni di destra fanno spesso riferimento alla teoria del complotto della “Grande Sostituzione”, sostenendo senza fondamento che gli individui ebrei facilitano intenzionalmente la migrazione nei paesi occidentali per sostituire i bianchi. D’altro canto, le fazioni di sinistra attaccano le democrazie liberali e le economie basate sul mercato invocando riferimenti al sionismo e al colonialismo. Negli Stati Uniti e in Europa, gli estremisti di estrema destra e di estrema sinistra hanno sfruttato la crescente rabbia nei confronti del governo israeliano come un’opportunità per diffondere teorie del complotto antisemite, antidemocratiche e anticapitaliste. La loro intenzione è legittimare queste idee all’interno del discorso mainstream e attirare nuove reclute.

Main takeaways
Sia i gruppi accelerazionisti militanti di estrema sinistra che quelli di estrema destra possiedono un vantaggio evolutivo digitale dovuto alle trasformazioni nel panorama dei media online, che hanno creato nuove strade per la radicalizzazione. Questi accelerazionisti hanno anche utilizzato strategicamente algoritmi per indirizzare gli individui suscettibili al reclutamento. A differenza dei loro predecessori BBS negli anni ’80 e ’90, che rispecchiavano le comunità della vita reale, le piattaforme odierne sono caratterizzate dall’”economia dell’attenzione” e dalla “dipendenza dalla dopamina”. I post che non riescono ad attirare sufficiente attenzione vengono gradualmente eliminati dalle prime pagine per fare spazio a post particolarmente accattivanti, trasformando di fatto l’estremismo in una dipendenza chimica. Inoltre, la violenza dell’estrema sinistra e dell’estrema destra sono sempre più interconnesse, creando un classico “dilemma sulla sicurezza”. Queste caratteristiche amplificano ulteriormente la natura pericolosa di questo fenomeno e dovrebbero richiedere un monitoraggio e un intervento attivi.

La violenza stocastica è una tattica inquietante impiegata dagli estremisti politici, caratterizzata dalla sua natura imprevedibile e casuale. A differenza della violenza organizzata con obiettivi e obiettivi chiari, la violenza stocastica mira a creare un’atmosfera pervasiva di paura e incertezza colpendo apparentemente a caso. Questa strategia spesso coinvolge attori solitari o piccoli gruppi che compiono atti di violenza senza il coordinamento diretto di un’organizzazione più ampia, rendendo difficile per le autorità anticiparli o prevenirli. Gli autori del reato possono essere motivati da ideologie o rivendicazioni estreme, utilizzando la violenza come mezzo per diffondere il terrore e portare avanti la propria agenda. La violenza stocastica rappresenta una sfida significativa per gli sforzi antiterrorismo, poiché può essere difficile individuare e affrontare preventivamente la radicalizzazione alla base di tali attacchi. Inoltre, la sua natura imprevedibile amplifica l’impatto psicologico sulle comunità, alimentando paura e sfiducia e minando la coesione sociale. Affrontare la violenza stocastica richiede un approccio articolato che affronti non solo le preoccupazioni immediate in materia di sicurezza, ma anche i fattori sociali sottostanti che contribuiscono all’estremismo e alla radicalizzazione.

L’accelerazionismo militante è emerso come uno strumento per paesi stranieri ostili come la Russia e la Cina per seminare il caos e destabilizzare le nazioni occidentali dall’interno. Queste nazioni possono clandestinamente sostenere o manipolare gruppi estremisti che aderiscono a dottrine accelerazioniste per esacerbare le tensioni sociali esistenti e sfruttare le vulnerabilità dei sistemi democratici. Ad esempio, la Russia è stata accusata di utilizzare piattaforme online per amplificare narrazioni divisive e sostenere movimenti accelerazionisti di estrema destra in Europa e negli Stati Uniti, con l’obiettivo di minare la fiducia nelle istituzioni democratiche e favorire la discordia interna. Allo stesso modo, la Cina è stata coinvolta nel finanziamento e nella promozione di fazioni estremiste per sfruttare le
faglie sociali nelle società occidentali, indebolendo così la loro coesione e influenza globale. Tale sfruttamento dell’accelerazionismo militante sottolinea la natura evolutiva della guerra asimmetrica, in cui attori non statali e ideologie marginali diventano strumenti nelle strategie geopolitiche di nazioni ostili. Nel complesso, Russia e Cina potrebbero sostenere i gruppi militanti accelerazionisti in Occidente come parte di una strategia multiforme per indebolire i loro avversari, sfidare i valori e le istituzioni occidentali e promuovere i propri interessi geopolitici sulla scena globale.

In conclusione, il rischio di un’accelerazione del terrorismo è chiaro e significativo mentre ci avviciniamo al 2024, e potrebbe addirittura aumentare ulteriormente nel periodo precedente alle elezioni presidenziali statunitensi o alle prossime elezioni europee. È probabile che individui scontenti e gruppi estremisti armati continuino a ricorrere alla violenza per scatenare una rivoluzione e impedire a quello che percepiscono come il Deep State di manipolare le elezioni nei propri interessi. L’attuale scontro di narrazioni contrastanti, presenti in quasi ogni aspetto del discorso politico, aggravato dalle divisioni partitiche e amplificato sui social media, continuerà a ostacolare gli sforzi dei governi nell’affrontare la minaccia del terrorismo interno. L’atmosfera attuale ricorda in modo allarmante il periodo precedente a eventi come gli “anni di piombo” o l’attentato di Oklahoma City. In quegli anni, la retorica estremista spingeva presunti patrioti o rivoluzionari, come Mario Moretti o Timothy McVeigh, a proteggere i loro concittadini da quello che vedevano come un governo corrotto sostenuto da una ricca élite. Oggi ci sono potenzialmente molti più individui con una propensione analoga, e non possiamo permetterci di aspettare un’altra serie di eventi tragici prima che venga intrapresa un’azione decisiva contro questa minaccia.

Andrea Molle, Ph.D., FRAS, Senior Research Fellow, Orange (California, Stati Uniti). Scienziato sociale quantitativo e computazionale. Dal 2012 è Assistant Professor di Scienze Politiche e Ricercatore associato all’Institute for the Study of Religion, Economics, and Society della Chapman University. Dal 2006 al 2008 è stato JSPS Fellow
in Antropologia al Nanzan Institute for Religion and Culture (Nagoya, Giappone).




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