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Iran, Israele, Hamas, Russia, NATO: il commento di C. Bertolotti a SKY TG24

Iran, Israele, Hamas, Russia, NATO: il commento di C. Bertolotti a SKY TG24

La presentazione di Gaza Underground – il libro, a SKY TG24: le incognite e le difficoltà nella guerra urbana e sotterranea. E ancora: la morte del presidente di Raisi e la sua successione: quali ripercussioni a livello interno ed esterno? La Russia minaccia di ridefinire i confini marittimi: provocazione o atto deliberato?
Il commento di Claudio Bertolotti a TIMELINE, SKY TG24 (puntata del 22 maggio 2024).

L’Iran attacca Israele: il giorno dopo. C. Bertolotti a SKY TG 24

L’Iran attacca Israele: il giorno dopo. C. Bertolotti a SKY TG 24

Attaccare israele? Un’opzione senza scelta in relazione al ruolo dell’Iran nel cosiddetto “Asse della Resistenza”: chiedere per anni ai suoi proxy di combattere coerentemente con l’ambizione di potenza di Teheran non sarebbe più stato sostenibile dopo l’attacco israeliano all’ambasciata iraniana in Siria. Coerenza, opportunità, condivisione dello sforzo: se Teheran non avesse agito, l’intero Asse della Resistenza si sarebbe indebolito, progressivamente frantumato, lasciando Teheran da sola ad affrontare Israele.

Proxy War: il ruolo di Teheran nello scacchiere mediorientale

Proxy War: il ruolo di Teheran nello scacchiere mediorientale

Attualmente, chiunque osservi il coinvolgimento dell’Iran nel Medio Oriente non può ignorare le complesse dinamiche in atto. Nel corso degli anni, Teheran ha sostenuto diversi gruppi regionali, influenzando gli sviluppi nel teatro mediorientale senza farsi coinvolgere direttamente in operazioni militari. Con astuzia, l’Iran ha tessuto una rete intricata di proxies in vari paesi, utilizzandoli come strumenti per perseguire i propri interessi strategici a medio e lungo termine.

Medioriente: attacco mirato statunitense in Siria contro obiettivi iraniani.

Medioriente: attacco mirato statunitense in Siria contro obiettivi iraniani.

Il presidente Joe Biden ha ordinato attacchi alle due strutture utilizzate dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane e dai gruppi di milizie da queste sostenuti, avvertendo che gli Stati Uniti sono pronti ad adottare ulteriori misure se gli attacchi da parte dei proxy dell’Iran dovessero continuare. Un chiaro segnale di posizionamento statunitense in funziona di deterrenza all’ipotesi di escalation orizzontale del conflitto in Medioriente.