Il recente rapporto dell’United States Peace Institute, “Assessing India’s Perceptions of China’s Nuclear Expansion”, getta nuova luce sulle crescenti preoccupazioni di Nuova Delhi riguardo all’ampliamento dell’arsenale nucleare cinese. Mentre Pechino rafforza il proprio deterrente strategico, l’India si trova ad affrontare un dilemma cruciale: come rispondere senza innescare una pericolosa corsa agli armamenti?
Donald Trump ha adottato una strategia commerciale basata sul principio “tit for tat”, una tecnica mutuata dalla teoria dei giochi che si può tradurre in “occhio per occhio, dente per dente” o più elegantemente sul principio di reciprocità economica, con l’obiettivo di creare un equilibrio di cooperazione leale. La strategia trova le sue radici nel dilemma del prigioniero, un concetto centrale nella teoria dei giochi.
Dal punto di vista russo, l’ oggettività storica a cui fa riferimento Putin è superiore e anticipa qualunque tipo di legittimità internazionale nella concezione della grande Russia e del suo popolo e ripropone una concezione eurasiatica dell’impero russo. Andrea carteny
Il commento di Niccolò Petrelli, Senior Research Fellow di START InSight e docente di Studi Strategici presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre, a SKY TG24 del 3 marzo 2022.
Avanzano le truppe russe in Ucraina. L’area urbana di Kherson è caduta nelle mani russe. Mariupol offre una strenua resistenza ma è destinata a soccombere. Kharkiv è martellata dai bombardamenti. Kiev continua a essere colpita da attacchi con razzi. Si prospetta un fronte senza soluzione di continuità, da est a ovest per le truppe russe che, allargando il fronte sud, possono chiudere lo sbocco al mare dell’Ucraina. Riprende il tavolo negoziale dove prevale la posizione di forza conquistata dalla Russia sul campo. La resistenza ucraina si distingue per volontà, ma la capacità di difesa è limitata e non reggerà l’urto della seconda ondata offensiva di Mosca.
Il Generale Luigi Chiapperini interviene a SKY TG24 commentando l’avanzata russa in Ucraina e i tentativi di rallentarne le manovra da parte delle forze armate di Kiev e della resistenza.
Secondo molte analisi, le offensive delle unità russe non hanno fatto ricorso in modo ampio al sostegno di fuoco aereo e terrestre (artiglieria), quest’ultimo, tradizionalmente e storicamente una priorità e un punto di forza degli eserciti russi dai tempi delle guerre napoleoniche. L’analisi di Fabio Riggi
Una fase critica potrebbe spingere ulteriormente Mosca verso la Cina, che dopo le restrizioni imposte nel 2020 dal governo americano alle esportazioni di chip verso le sue aziende, tra cui Huawei, accusata di spionaggio dagli Stati Uniti, ha varato un piano ambizioso, per quanto complicato, per lo sviluppo un’industria di semiconduttori in grado di pro-durre componenti all’avanguardia in autonomia.