Italia-Egitto: l’Eni e il gas di Cipro
#Energia: il commento di C. Bertolotti per l’Osservatorio Strategico del Ce.Mi.S.S.
scarica l’intero contributo pubblicato sull’Osservatorio Strategico Ce.Mi.S.S. 1/2018
L’Europa trarrà vantaggio dall’accordo con l’Egitto per lo sfruttamento del bacino di gas naturale offshore cipriota; un accordo a cui Il Cairo guarda con grande interesse, in primis, per la trasformazione in forma liquida del gas funzionale alla successiva esportazione verso i paesi dell’Unione Europea e, in secondo luogo, per andare incontro alla domanda interna di gas. Il ministro dell’Energia di Cipro, Georgios Lakkotrypis, ha definito l’accordo un’opportunità per rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa. Un accordo che prevede la costruzione di un gasdotto dal deposito del giacimento cipriota Afrodite – stimato in circa 130 miliardi di metri cubi di gas – all’Egitto.
La compagnia italiana Eni ha scoperto un altro giacimento di gas a sud-ovest di Cipro, ma le sue dimensioni non sono ancora state determinate. Nel frattempo, la società ExxonMobil dovrebbe avviare la ricerca di idrocarburi a Cipro entro la fine dell’anno; attività che sarebbe in agenda anche da parte della francese Total, in possesso delle autorizzazioni necessarie per la ricerca di gas nell’area.
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