Le spese militari nelle aree del Maghreb e del Mashreq: diverse tendenze
di Claudio Bertolotti
articolo originale pubblicato su Osservatorio Strategico Ce.Mi.S.S. 3/2019
Come riportato recentemente dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), il totale della spesa militare mondiale è salito a 1.822 miliardi di dollari nel 2018, con un aumento del 2,6 percento rispetto al 2017: la spesa globale è ora del 76 percento superiore al minimo del periodo post-guerra fredda registrato nel 1998. I cinque principali investitori nel settore militare nel 2018 sono stati gli Stati Uniti, la Cina, l’Arabia Saudita, l’India e la Francia, che insieme coprono il 60 percento della spesa militare globale.
Per quanto riguarda i paesi del Maghreb, in generale, possiamo osservare come le spese militari in Nord Africa siano diminuite per il quarto anno consecutivo, con importanti riduzioni registrate dall’Algeria. Nell’Africa sub-sahariana, la spesa militare è stata di 18,4 miliardi di dollari nel 2018, con un calo dell’11% dal 2017 (inferiore del 21% rispetto al 2009). Una forte riduzione che, per la prima volta, ha portato il Nord Africa (con solo quattro paesi) a spendere più dell’Africa sub-sahariana (con 45 paesi).
Le spese militari degli stati nel Mashreq, per i quali sono disponibili dati, sono diminuite dell’1,9% nel 2018. Tre dei 10 paesi con il più alto carico militare (spesa militare in proporzione al PIL) nel mondo nel 2018 sono nel Mashreq: Libano (5,0%), Giordania (4,7%) e Israele (4,4%).
Vediamo i quattro casi maggiormente rappresentativi delle due aree.
Algeria
Nonostante il peggioramento della crisi politica e il crescente disagio sociale, l’Algeria ha confermato gli investimenti in armamenti, riducendone leggermente l’importo rispetto all’anno precedente. Le spese militari in Algeria sono diminuite a 9,46 miliardi di dollari nel 2018 da 10,07 miliardi di dollari nel 2017 (un calo del 5,5% rispetto al 2017, in linea con una tendenza al ribasso a livello continentale). Le spese militari in Algeria sono state in media di 2,83 miliardi di dollari dal 1969 al 2018, raggiungendo un massimo storico di 10,64 miliardi di dollari nel 2016 e un minimo record di 217 milioni di dollari nel 1972 . Rispetto al prodotto interno lordo (PIL) nazionale, gli investimenti militari algerini nel 2018 ammontano al 5,3% (era del 6% nel 2017). Con un totale di 9,46 miliardi di dollari nel 2018, l’Algeria ha avuto di gran lunga la spesa militare più elevata in Africa. Mentre in termini nominali le spese militari dell’Algeria sono rimaste invariate dal 2016, l’inflazione ha però portato le spese militari a una diminuzione in termini reali del 6,1% tra il 2017 e il 2018. L’Algeria, inoltre, è tra i dieci principali clienti della Russia in termini di vendite militari.
Egitto
Le spese militari in Egitto sono scese a 2,56 miliardi di dollari nel 2018 dai 2,76 miliardi di dollari del 2017. Le spese militari in Egitto sono state in media di 4,394 miliardi di dollari dal 1962 al 2017, raggiungendo un massimo storico di 7,047 miliardi di dollari nel 1977 e un minimo record di 1,526 miliardi di dollari nel 1962 . Rispetto al PIL nazionale, gli investimenti militari ammontano all’1,2% nel 2018 (era dell’1,4% nel 2017): un dato in linea con la tendenza storica caratterizzata da una progressiva riduzione delle spese militari, come percentuale del PIL, contraddistinta da una diminuzione del 2% tra il 2003 e 2018. L’Egitto ha tradizionalmente perseguito un ruolo di leadership nella regione, ma ha perso molta influenza negli ultimi decenni a favore dei paesi del Golfo e del Levante . Nel complesso, la recente riorganizzazione del budget e delle risorse militari egiziane, deve essere letta come un mezzo per bilanciarne la debolezza economica attraverso l’abilità militare, anche al fine di evitare la dipendenza dalla “generosità” dei più ricchi stati arabi, in particolare l’Arabia Saudita .
Israele
Le spese militari israeliane nel 2018 rimangono in linea con quelle dell’anno precedente, con un leggero aumento a 15,690 miliardi di dollari, rispetto ai 15,582 miliardi di dollari nel 2017. Le spese militari sono state in media di 11,06 miliardi di dollari dal 1952 al 2018, raggiungendo il massimo storico di 18,27 miliardi di dollari nel 1991 e un minimo record di 358 milioni di dollari nel 1953 . Rispetto al PIL nazionale gli investimenti militari ammontano al 4,4% (era del 4,3% nel 2017): in linea con una tendenza storica caratterizzata da una progressiva riduzione delle spese militari, come percentuale del PIL, contraddistinta da una diminuzione del 5,8% tra il 2009 e 2018. Un anno fa, ad agosto del 2018, il primo ministro Benjamin Netanyahu presentava al governo il suo “Concetto di sicurezza 2030”, caratterizzato da un aumento del budget della difesa per i prossimi anni in termini di milioni di dollari destinati alla spesa militare . Secondo Netanyahu, l’obiettivo è un bilancio della difesa di almeno il 6% del PIL, al fine di rafforzare le capacità offensive di Israele, tra cui la capacità di cyber-attacco, il potenziamento dei sistemi di difesa antimissile, le misure di protezione sul fronte interno e il completamento delle barriere di sicurezza sulle frontiere . Inoltre, è bene evidenziare che le esportazioni militari di Israele sono cresciute del 40% nel 2017, portando a 9,2 miliardi di dollari i contratti della Difesa, e segnando per il terzo anno consecutivo un aumento delle esportazioni nel settore della Difesa . Nel 2017, le società israeliane hanno esportato sistemi missilistici (17%) e sistemi di difesa aerea (3%), sistemi di comunicazione (9%), osservazione e ottica (8%), UAV (2%), sistemi marittimi (1%), satelliti e spazio (1%). La più grande distribuzione delle esportazioni israeliane di difesa è rivolta all’Asia del Pacifico, con il 58%, seguita dall’Europa (21%), Nord America (14%), Africa (5%) e America Latina (2%) .
Libano
Le spese militari del Libano sono aumentate a 2,61 miliardi di dollari nel 2018, rispetto ai 2,44 miliardi di dollari nel 2017. Una media 1,6 miliardi di dollari dal 1980 al 2018, con picco massimo di 2,69 miliardi di dollari nel 2016 e un record minimo di 265 milioni nel 1988 . Rispetto al PIL nazionale, gli investimenti militari ammontano al 5% (era del 4,6% nel 2017 e del 5,2% nel 2016): in linea con la tendenza registrata negli anni precedenti, basata su importanti investimenti in spese militari in termini percentuali di PIL.