Verso l’amministrazione Trump: il Gabinetto presidenziale – Prima parte
di Melissa de Teffè.
A nemmeno di un mese dalla vittoria, Trump, al secondo giro, ha organizzzato una macchina politica ben oleata e pronta a non commettere gli errori del 2016.
Nel caldo ed elegante scenario di Mar a Lago si lavora incessantemente per compilare la lista delle tante nomine necessarie prima dell’insediamento a gennaio. Il team è capeggiato da Brian Hook, ex rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Iran durante il primo mandato di Trump e collaboratore sia di Pompeo che dell’ex Segretario di Stato Rex Tillerson. Hook ha lavorato per mesi sulle idee politiche da attuare, incontrandosi con i diplomatici stranieri più rilevanti al momento e purtroppo non ci sono ancora stati incontri ufficiali di transizione con il team Biden-Harris, nonostante le affermazioni di quest’ultima nel suo speech di concessione.
Per correttezza di cronaca trascriviamo la lista completa delle nomine, ma ci soffermeremo su quelle più rilevanti:
Capo di
gabinetto della Casa Bianca: Susie Wiles
Segretario di Stato: Marco Rubio
Procuratore
generale: Pam Bondi (dopo il ritiro di Matt Gaetz)
Vice procuratore generale: Todd Blanche
Segretario per la salute (HHS): Robert F.
Kennedy Jr.
Direttore bilancio: Russ Vought
Ambasciatore alle Nazioni Unite: Elise
Stefanik
“Zar del confine”: Tom Homan
Segretario
della difesa: Pete Hegseth
Segretario per gli affari dei veterani: Doug
Collins
Consigliere per la sicurezza nazionale:
Michael Waltz
Segretario degli interni: Doug Burgum
Segretario dell’energia: Chris Wright
Segretario dei trasporti: Sean Duffy
Segretario
per il commercio: Howard Lutnick
Segretario dell’istruzione: Linda McMahon
Segretario del tesoro: Scott Bessent
Segretario del lavoro: Lori Chavez-DeRemer
Consigliere legale della Casa Bianca: William
McGinley
Ambasciatore degli Stati Uniti presso la NATO:
Matthew Whitaker
Segretario della sicurezza interna: Kristi
Noem
Segretario per lo sviluppo urbano e abitativo
(HUD): Scott Turner
Direttore della CIA: John Ratcliffe
Direttore
dell’intelligence nazionale: Tulsi Gabbard
Amministratore dell’EPA (Environmental
Protection Agency): Lee Zeldin
Solicitor General: Dean John Sauer
Commissario della FDA (Food and Drugs
Administration): Marty Makary
Segretario dell’agricoltura: Brooke Rollins
Direttore dei CDC: David Weldon
Presidente
della FCC: Brendan Carr
Amministratore dei Servizi nei Centri Medicare
e Medicaid: Dr. Mehmet Oz
Medico generale (Surgeon General): Dr. Janette
Nesheiwat
Ambasciatore
degli Stati Uniti in Israele: Mike Huckabee
Ambasciatore degli Stati Uniti in Canada: Pete
Hoekstra
Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto
Meridionale di New York: Jay Clayton
Dipartimento
per l’efficienza governativa: Elon Musk e Vivek Ramaswamy
Vice capo di gabinetto: Dan Scavino
Vice capo di gabinetto per affari legislativi,
politici e pubblici: James Blair
Vice capo di gabinetto per comunicazioni e
personale: Taylor Budowich
Capo dell’Ufficio del personale presidenziale:
Sergio Gor
Direttore delle comunicazioni della Casa
Bianca: Steven Cheung
Portavoce
della Casa Bianca: Karoline Leavitt
GEORGE BESSENT – Segretario del Tesoro
CEO di un hedge fund, Scott Bessent, è stato scelto da Trump lo scorso venerdì con questa dichiarazione: “sono molto lieto di nominare Bessent, un uomo ampiamente rispettato sia come investitore internazionale molto importante che come stratega geopolitico ed economico del mondo.” – “Scott “sosterrà” politiche che “promuovono la competitività degli Stati Uniti e arginerà gli squilibri commerciali ingiusti.” Fondatore e AD del Key Square Group, Hedge Fund, con sede in Connecticut, il 62enne, originario della Carolina del Sud, e laureato all’Università di Yale, come Trump, sostiene la politica dei dazi, considerandoli un modo efficiente ed utile per aumentare le entrate e proteggere le industrie americane. Durante gli anni ’90, ha lavorato per quasi un decennio con il notissimo miliardario investitore George Soros, uno dei più importanti sostenitori delle cause liberali, come direttore esecutivo del Fondo Soros. Apertamente gay, lui e suo marito, l’ex procuratore di New York John Freeman, hanno due figli. Se confermato, Bessent sarebbe il primo membro dichiaratamente gay a far parte di un esecutivo presidenziale repubblicano.
Robert F. Kennedy jr – Segretario del Dipartimento per la Salute e Servizi Umani (HHS)
Se Robert F. Kennedy Jr. guiderà il Dipartimento della Salute, ha già detto che come primo compito vorrà affrontare i non pochi problemi causati ”dall’industria alimentare e dalle aziende farmaceutiche, che per motivi di lucro, hanno ingannato, disinformato e divulgato falsità”. Il suo contributo sarà focalizzato nel cercare di “Rendere l’America di nuovo Sana!” (Make America Healthy Again- MAHA). Molto critico delle politiche riguardo ai vaccini, ormai divenuta storica, è un’antica diatriba che si trascina da quando ha iniziato la sua campagna elettorale. La sua posizione non è contro i vaccini in generale, ma contro l’accanimento di alcune Big Farma nel voler imporre questa soluzione medicale senza aver raccolto le necessarie verifiche sull’effettivo risultato sanifico. Kennedy non nega l’utilità di questi e ha spesso sottilineato d’averne sempre fatto uso soprattutto i vaccini
antiinfluenzali. Ma l’impatto maggiore delle ideologie Kennediane si sentiranno maggiormente nel contesto alimentare. Infatti secondo i sondaggi del 2021, il National Center for Health Statistics, National Health Examination Survey e il National Health and Nutrition Examination Survey, risulta che il 31,1% degli adulti statunitensi è sovrappeso, il 42,5% è obeso e il 9% ha un’obesità grave.
Il piano Kennedy, MAHA, parte dal presupposto che le aziende sono i principali attori responsabili dei problemi di salute dei cittadini e che il governo ha quindi il dovere di intervenire. L’industria alimentare, che storicamente ha considerato il Partito Repubblicano un alleato, è ovviamente assai preoccupata. Le quotazioni di borsa delle società alimentari hanno subìto forti cali dopo l’annuncio della nomina di Kennedy lo scorso giovedì. Alla chiusura dei mercati, martedì, le azioni del gigante delle bevande e degli snack PepsiCo sono scese del 5,1%, il produttore di cioccolato Hershey ha perso il 4,9%, mentre i conglomerati di alimenti confezionati Kraft Heinz, Conagra Brands e General Mills hanno registrato cali rispettivamente del 3,8%, 3,5% e 3%. La campagna MAHA si propone di contrastare l’epidemia di malattie croniche che da anni affligge il paese, adottando una strategia innovativa. L’obiettivo è migliorare la filiera alimentare attraverso l’agricoltura rigenerativa, la tutela degli habitat naturali, l’eliminazione delle influenze delle lobby aziendali sulle agenzie sanitarie governative e la riduzione di sostanze chimiche e tossine dannose, come il fluoro nelle tubazioni idriche, dal sistema alimentare e dall’ambiente.
Kennedy, che ha accusato le aziende alimentari di aver “avvelenato in massa” il pubblico americano ha espresso chiaramente il desiderio di voler limitare l’accesso alle bevande zuccherate e ai cibi ultraprocessati, considerati da molti nutrizionisti poco salutari. Tra le sue proposte figura l’idea di impedire a chi usufruisce dell’assistenza pubblica di acquistare cibi “spazzatura” con i buoni alimentari, una misura che potrebbe penalizzare aziende come PepsiCo, Conagra, Kraft Heinz, Coca-Cola, J.M. Smucker e WK Kellogg, le cui vendite a questi utenti rappresentano una fonte significativa di ricavi. Inoltre, Kennedy mira ad eliminare bevande gassate e cibi processati dalle mense scolastiche, aggravando ulteriormente le difficoltà per il settore. “Questo tipo di speculazione negativa sul mercato è l’ultima cosa di cui il settore alimentare confezionato, già sotto pressione, ha bisogno,” ha scritto l’analista di J.P. Morgan Ken Goldman in una nota di lunedì scorso. Kennedy propone di ridurre l’uso di additivi e sostanze chimiche, tra cui aromi e coloranti artificiali. Molti Stati stanno già prendendo provvedimenti in questa direzione. L’anno scorso, la California ha vietato un gruppo di sostanze chimiche, tra cui il colorante alimentare Rosso n. 3, utilizzato in cibi e caramelle. New York e Pennsylvania stanno valutando divieti simili. “La FDA – Food and Drugs Administration – è rimasta indietro rispetto ad altri paesi nella regolamentazione degli additivi alimentari”, dice il candidato. Se la sua nomina sarà confermata, Kennedy potrebbe accelerare questo processo innovativo, anche attraverso una riorganizzazione del personale. Ha già promesso di riformare l’agenzia che, ha accusato di servire più gli interessi dei Big Pharma e Big Food che quelli della popolazione.
Secondo Scott Faber, vicepresidente senior per gli affari governativi del gruppo ambientale no-profit EWG, restrizioni più severe sugli additivi avranno un impatto limitato sui bilanci dei produttori alimentari. Molte sostanze chimiche sono già vietate in Europa e in altri mercati internazionali, e le aziende alimentari hanno adottato ingredienti alternativi per rispettare le leggi locali. Adeguare le stesse ricette al mercato interno non comporterà costi aggiuntivi significativi, ha dichiarato. I consumatori di solito non notano la rimozione o il cambiamento degli additivi alimentari. “Ci sono stati casi in cui le vendite sono diminuite dopo l’eliminazione di coloranti alimentari, ma ciò è avvenuto perché un’unica azienda ha apportato il cambiamento”, ha scritto Goldman di J.P. Morgan in una recente nota. Se tutte le aziende si adattano a nuove regolamentazioni, probabilmente non ci saranno grandi cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, ha concluso. Coopererà a questa rivoluzione il nuovo Commissario della FDA Marty Makary, chirurgo presso la nota Johns Hopkins e professore sempre alla Johns Hopkins Carey Business School. Sempre sotto lo stesso dipartimento si colloca il programma per l’Assistenza Sanitaria, Medicare – Medicaid, con 140 milioni di iscritti, che verrebbe gestito dal Dr. Oz, noto cardiochirurgo e star televisiva. In una recente intervista ha dichiarato: “Non è un segreto che il nostro sistema sanitario non funizoni. Continuiamo a spendere sempre più denaro senza alcun chiaro ritorno sull’investimento in termini di salute e benessere della nostra nazione”. Quasi il 50% degli americani vive con una condizione di salute cronica, come diabete, ipertensione o obesità. Per quanto riguarda i bambini, uno studio prevede che oltre 220.000 persone sotto i 20 anni avranno il diabete di tipo 2 entro il 2060, un aumento del 700%.”
Marco Rubio: Segretario di Stato
Cubano-Americano e senatore per lo Stato della Florida, Marco Rubio è famoso per le denuncie su X contro gli illeciti di agenti cubani o come scrive lui “per le azioni vili e le aggressioni” ingiustificabili contro, ad esempio, Carolina Barrero, storica dell’arte che rappresenta il volto dell’opposizione. Questa nomina dà un chiaro segnale della nuova politica presidenziale contro l’infiltrazione marxista sia da parte cinese che da alcuni dei paesi caraibichi come Cuba e altri del Sud America. Se le ultime amministrazioni americane potrebbero aver trascurato la dottrina Monroe, con Rubio c’è sicuramente un ritorno alle priorità regionali non più attraverso una lente del politicamente corretto apologetico, ma con un’attenzione chiara e lucida su sicurezza, prosperità e democrazia.
Thomas Douglas Homan: funzionario per ICE (Immigration and Customs Enforcement) lo zar del confine.
Thomas Douglas Homan, ex agente di polizia, funzionario per ICE (Immigration and Customs Enforcement) e commentatore politico statunitense, ha già prestato servizio durante l’amministrazione Obama e nella prima amministrazione Trump. In questo ruolo che non prevede la conferma del Senato, Homan sarà responsabile di tutti i confini statunitensi, nord, sud, spazi aerei e marittimi. Inoltre si occuperà anche delle deportazioni di immigrati illegali, oltre ai gruppi di immigrati che ledono la quiete con atti di violenza, (qui si riferisce all’invasione di alcuni gruppi di delinquenti venezuelani che si sono impadroniti abusivamente e con la forza di interi palazzi). Inoltre ha garantito il taglio dei finanziamenti federali agli Stati che non collaborano con le sue nuove politiche. Parlando dal palco della Convenzione Nazionale Repubblicana, Homan ha dichiarato che Trump designerà i cartelli messicani come una “organizzazione terroristica” per il loro ruolo nel traffico di fentanyl attraverso il confine, avvertendo: “Vi cancellerà dalla faccia della Terra.” – riferendosi a Trump.
Homan ha espresso disprezzo verso le città santuario, come New York, Los Angeles, Denver, e molte altre, ossia quelle giurisdizioni che adottano politiche volte a non sanzionare l’immigrazione illegale. Ha espresso la speranza che la polizia locale di queste città collabori con la nuova amministrazione, sottolineando con forza come, in passato, Trump abbia utilizzato il Dipartimento di Giustizia per imporre le proprie politiche in questo ambito.
“Le città santuario sono santuari per criminali,” ha dichiarato Homan a Fox News. L’immigrazione è stata uno dei punti fondamentali in questa campagna elettorale e l’ex presidente ha promesso più volte di deportare milioni di immigrati senza documenti. In una recente intervista alla CBS, alla domanda se intenda separare nuovamente le famiglie come accaduto nel 2018, evento che suscitò un’ondata di critiche a livello nazionale, Homan ha dichiarato che “le famiglie possono essere deportate al completo“. Ha inoltre sottolineato che l’operazione sarebbe mirata, pur riconoscendo che i dettagli su come verrà attuata devono ancora essere definiti. “Non sarà una retata di massa quartiere per quartiere. Non sarà la costruzione di campi di concentramento, – ho letto di tutto – È ridicolo,” ha detto Homan alla CBS.