Xi incontra Putin a Mosca: il peso della parola “amicizia”
di Claudio Bertolotti
Vladimir Putin ha incontrato il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping
Il messaggio di questa visita: Xi “caro amico di Putin” o più Xi “negoziatore”?
L’evento è la testimonianza concreta di un’amicizia illimitata tra Pechino e Mosca, per la Cina, in particolare, è un passo avanti nell’arena internazionale all’interno della quale intende imporsi come antagonista agli Stati Uniti partendo dal Pacifico, che Washington ritiene essere il pilastro primario della supremazia statunitense, all’Africa e all’Europa dove oggi si sta combattendo una guerra convenzionale.
Vi è poi un aspetto interessante in cui alla visione strategica della Cina si sommano alcuni fattori personali. Interessante notare come il presidente Xi Jinping abbia definito Putin “caro amico”, il che significa dal punto di vista cinese, comunanza di visione politica del mondo, e non certo amicizia personale con Putin; a questo elemento dobbiamo aggiungere il radicato legame famigliare e affettivo di Xi Jinping con una Russia che ha avuto modo di conoscere grazie all’esperienza politica del padre e sua personale. Un risultato che fa del presidente cinese un leader con una visione strategica di lungo periodo.
Xi Jinping
La Cina sostiene sempre una politica estera indipendente. Consolidare e sviluppare bene le relazioni Cina-Russia è una scelta strategica che la Cina ha fatto sulla base dei propri interessi fondamentali e delle tendenze prevalenti del mondo.
Rischio o opportunità per gli Usa e per l’Ucraina?
La Cina sta tentando, in parte riuscendoci, di giocare con la Russia il ruolo che Washington gioca a favore dell’Ucraina senza però esporsi perchè non vuole essere coinvolta in uno scontro diretto, ma al tempo stesso non può permettere che la leadership di Putin venga danneggiata o peggio sostituita da una nuova classe politica che potrebbe avvicinare Mosca all’Occidente. Questo sarebbe lo scenario peggiore per la Cina, che perderebbe un alleato fondamentale.
Xi Jinping
La Cina ha pubblicato un documento sulla sua posizione sulla crisi ucraina, sostenendo la soluzione politica della crisi e rifiutando la mentalità della Guerra Fredda e le sanzioni unilaterali.
Al contempo la Cina continua a mantenere un atteggiamento ambiguo a fronte del quale si colloca la necessaria opportunità del presidente Joe Biden di concludere in qualche modo il conflitto prima dell’avvio della campagna elettorale che, negli Stati Uniti, si rivolge a quei contribuenti-elettori che mal volentieri guardano agli importanti aiuti dell’ordine di 40miliardi stanziati da Washington per l’Ucraina.
Vladimir Putin
la Russia apprezza la Cina per aver costantemente sostenuto una posizione imparziale, obiettiva ed equilibrata e per aver sostenuto equità e giustizia sulle principali questioni internazionali. La Russia ha studiato attentamente il documento di posizione della Cina sulla soluzione politica della questione ucraina ed è aperta ai colloqui per la pace. La Russia accoglie con favore la Cina per svolgere un ruolo costruttivo in questo senso.
La visita di Xi Jinping a Mosca ha innervosito Washington, e questo è già un risultato importante. La dimostrazione è nell’immediata risposta politica statunitense che non si è fatta attendere poichè concomitantemente con l’arrivo del presidente cinese a Mosca, la Casa Bianca ha annunciato un nuovo e importante pacchetto di aiuti militari.
E in tutto questo, Mosca e Kiev sembrano dipendere sempre più da quelle che saranno le decisioni politiche dei loro rispettivi alleati.