Zizians, l’ascesa della setta vegana: dalla filosofia alla violenza.
di Andrea Molle, dagli Stati Uniti.
L’arresto di Jack LaSota, una donna transgender nota online come “Ziz”, ha portato alla ribalta la setta vegana violenta conosciuta come gli Zizians. Quella che fino a poche settimane fa era solo una minuscola sottocultura, sconosciuta ai non addetti ai lavori, è oggi sempre più sotto i riflettori, mentre le autorità inquirenti scoprono dettagli inquietanti sull’ideologia del gruppo e il suo coinvolgimento in diversi crimini violenti. Con LaSota al comando, gli Zizians sembrano essersi evoluti da un movimento filosofico di nicchia a una rete organizzata e radicalizzata, disposta a compiere azioni estreme per promuovere la propria ideologia.
Gli attacchi degli Zizians sono un esempio preoccupante di come l’estremismo ideologico, alimentato dalla radicalizzazione online, possa sfociare in violenza nel mondo reale
Questa organizzazione settaria sembrerebbe implicata in una serie di incidenti violenti in tutti gli Stati Uniti, tra cui spiccano gli scontri con le forze dell’ordine, le proteste aggressive e gli attacchi mirati. I rapporti delle forze di polizia di diversi stati suggeriscono che i suoi membri aderiscano a una visione del mondo rigida, quasi apocalittica, che combina elementi di veganismo radicale, anarchismo, pensiero transumanista e una profonda sfiducia nelle istituzioni statali. Le attività del gruppo, dal proselitismo online agli atti di aggressione nel mondo reale, hanno sollevato interrogativi urgenti sulle sue origini, i metodi di reclutamento e le implicazioni più ampie della sua crescente influenza tra i più giovani. Mentre le indagini continuano, le autorità e gli analisti si stanno confrontando con il potenziale del gruppo per ulteriori violenze e con le sfide di riuscire a smantellare un movimento decentralizzato che agisce quasi indisturbato su internet. Gli attacchi degli Zizians sono un esempio preoccupante di come l’estremismo ideologico, alimentato dalla radicalizzazione online, possa sfociare in violenza nel mondo reale, ponendo una minaccia unica e in continua evoluzione per la sicurezza pubblica.
Storicamente, questo gruppo ha le sue radici nell’area della Baia di San Francisco, dove nel 2016 Jack LaSota iniziò a pubblicare un blog sotto lo pseudonimo di “Ziz”. Inizialmente, gli scritti di LaSota attrassero un pubblico di nicchia, in particolare all’interno dei circoli online interessati alla filosofia, all’intelligenza artificiale e alle teorie sociali radicali. Tuttavia, nel tempo, le sue idee si sono evolute in un’ideologia più complessa e controversa che ha iniziato ad attrarre seguaci, formando infine le basi di quello che ora è conosciuto come il movimento Zizians. Nei suoi scritti, LaSota ha esplorato teorie non convenzionali sulla coscienza umana, proponendo che gli emisferi del cervello potessero possedere valori distinti e addirittura identità di genere separate, spesso in conflitto interno. LaSota ha descritto questa come una lotta fondamentale all’interno degli individui, una lotta che potrebbe essere “risolta” attraverso la trasformazione personale e l’impegno ideologico. Questa prospettiva risuonò con alcune comunità online interessate agli studi sulla coscienza, ma contribuì anche a una visione del mondo più rigida e dogmatica tra i suoi seguaci. Oltre alla speculazione metafisica, il discorso di LaSota si espanse nei domini politici ed etici, incorporando elementi di veganismo radicale, anarchismo e una forte opposizione alle comunità razionaliste mainstream, in particolare quelle preoccupate per l’intelligenza artificiale e il rischio esistenziale. LaSota fu fin dall’inizio molto critica di questi gruppi per quella che percepiva come codardia morale e la riluttanza a intraprendere azioni dirette. Questa opposizione divenne una caratteristica definente dell’ideologia Zizians, formando l’atteggiamento antagonista del gruppo contro il movimento razionalista e le sue istituzioni.
Il mix eclettico di credenze che emerse diede ai seguaci degli Zizians un’identità ideologica distinta. Col tempo, quello che era iniziato come una ricerca intellettuale online si trasformò in un movimento più estremo, orientato all’azione militante, che avrebbe assunto una caratterizzazione sempre più radicale. La transizione del gruppo dalla filosofia di nicchia all’azione violenta divenne evidente nel 2019, segnando un punto di svolta nella sua evoluzione. Quell’anno, LaSota e alcuni associati furono arrestati durante una protesta fuori da un centro congressi in California del Nord che ospitava un evento razionalista. Quello che iniziò come una disputa ideologica sull’etica dell’intelligenza artificiale si trasformò rapidamente in azione violenta. La manifestazione fu caratterizzata da tattiche aggressive, inclusi confronti fisici, danni a proprietà e tentativi di interrompere forzatamente l’evento. Questo incidente segnalò un cambiamento preoccupante da una critica intellettuale a una militanza, preparando il terreno per azioni ancora più estreme negli anni successivi.
Nel 2020, gli Zizians iniziarono ad attrarre individui che non solo erano ideologicamente allineati, ma anche disposti a compiere azioni violente. In un caso significativo, un individuo affiliato alla setta fu arrestato a Portland, Oregon, dopo aver incendiato una struttura di ricerca collegata allo sviluppo dell’IA. L’attacco, che le autorità classificarono come incendio doloso, fu presentato dal colpevole come un “colpo preventivo” contro i sistemi di intelligenza artificiale che ritenevano rappresentassero una minaccia esistenziale per l’umanità.
Nel 2021, una campagna coordinata di molestie prese di mira figure chiave delle comunità razionaliste e di altruismo efficace. Alcuni elementi di spicco di questo movimento ricevettero minacce di morte e, in almeno un caso, la casa di un blogger razionalista fu vandalizzata con graffiti che recavano gli slogan della setta. Sebbene non ci fossero violenze fisiche dirette, la campagna dimostrò la crescente volontà del gruppo di ricorrere a tattiche di intimidazione.
L’escalation proseguì nel 2022, quando un gruppo di Zizians mise in atto un’intrusione in un laboratorio biotecnologico a San Diego, presumibilmente per “liberare” gli animali utilizzati nei test. Le riprese di sicurezza mostrarono individui mascherati che indossavano equipaggiamento tattico, sottolineando ulteriormente la crescente militarizzazione del gruppo. Sebbene non si fossero registrati feriti, l’intrusione causò ingenti danni a proprietà e diversi membri furono arrestati.
Nel 2023, la violenza prese una piega più mortale. Un membro della setta fu implicato nel tentato omicidio di uno scienziato informatico a Boston, un ricercatore noto per sostenere i protocolli di sicurezza nell’IA. Il sospetto, che aveva pubblicato diversi manifesti online allineati con le teorie di LaSota, fu arrestato prima che l’attacco potesse essere portato a termine. Tuttavia, l’incidente rafforzò i timori che gli Zizians stessero passando oltre i crimini contro la proprietà e le molestie, dirigendosi verso violenze fisiche mirate.
Questi incidenti preparavano il terreno per la sanguinosa campagna di attivismo iniziata nel gennaio del 2025. L’agente della Border Patrol statunitense David Maland fu ucciso durante un controllo stradale in Vermont. Gli assalitori, Zizians, furono trovati con equipaggiamento tattico e armi, a sottolineare le capacità operative del gruppo e la serietà della minaccia che ora rappresentavano. Un altro atto violento scioccante avvenne nello stesso mese a Vallejo, California, dove il proprietario di un immobile, Curtis Lind, fu brutalmente accoltellato. Le indagini rivelarono collegamenti tra i sospetti e la rete Zizians, evidenziando l’espansione geografica del gruppo e il crescente disprezzo per la vita umana nel perseguire i propri obiettivi ideologici.
Il modello di escalation, dalla radicalizzazione online alla violenza mirata, dimostra la trasformazione della setta in un movimento estremista pericoloso. Ciò che era iniziato come un discorso filosofico oscuro è ora diventato una minaccia organizzata, con conseguenze reali che le autorità faticano a contenere.
Gli Zizians, un fenomeno emerso negli Stati Uniti, hanno mostrato una notevole influenza che si estende ben oltre i confini americani. Sebbene le loro radici risiedano ancora negli Stati Uniti, le loro attività e la loro rete hanno trovato punti di appoggio in vari paesi europei, suscitando preoccupazione riguardo alla portata globale del gruppo e al suo impatto. Individui come il cittadino tedesco Felix Bauckholt, implicato in attività violente legate al mondo Zizians, dimostrano la capacità del gruppo di infiltrarsi e operare oltre i confini nazionali. Il coinvolgimento di Bauckholt segna una tendenza più ampia verso l’appello o l’organizzazione internazionale del gruppo, suggerendo una rete transnazionale che facilita la coordinazione e la violenza ideologica. Oltre alla Germania, altre nazioni europee stanno affrontando azioni ispirate all’ideologia Zizians. Nel Regno Unito, ad esempio, le autorità hanno registrato diversi episodi di radicalizzazione legati all’ideologia del gruppo, indicando che la loro influenza stia estendendosi verso le frange politiche. La Francia, con la sua ricca storia di movimenti radicali, ha anche visto individui provenienti da altri movimenti politici allinearsi con gli ideali Zizians, suscitando crescente preoccupazione riguardo al potenziale di attacchi estremisti organizzati. Inoltre, paesi come l’Italia e la Spagna, con le loro posizioni geografiche strategiche, sono diventati punti critici per il reclutamento e il supporto logistico delle attività Zizians. I confini porosi di questi paesi e i climi politici diversificati li rendono vulnerabili ai movimenti ideologici esterni. Le connessioni transnazionali del gruppo potrebbero includere anche reti finanziarie, campagne di propaganda online e supporto logistico che permettono loro di pianificare e attuare azioni in tutta Europa.
Questa crescente dimensione internazionale dell’influenza Ziziana solleva molte preoccupazioni. Le forze dell’ordine e le agenzie di intelligence in tutta Europa stanno lavorando sempre più in coordinamento per monitorare le attività del gruppo, condividere informazioni e prevenire ulteriori escalation. L’ascesa di questa rete estremista transnazionale sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione tra le nazioni per contrastare la minaccia dei movimenti radicali globalizzati. La capacità degli Zizians di ispirare o coordinare direttamente azioni oltre gli Stati Uniti evidenzia la natura in evoluzione dell’estremismo moderno e la crescente complessità nel combattere tali minacce transnazionali.
Questa setta rappresenta un esempio lampante di come la radicalizzazione online possa favorire l’ascesa di movimenti estremisti nell’era digitale. Centrale nelle loro operazioni era la presenza digitale di figure chiave come LaSota, le cui piattaforme online sono diventate un punto di incontro per individui con ideologie simili, attratti dalla violenza del gruppo. Queste piattaforme permettevano a LaSota e ad altri di diffondere propaganda, materiali ideologicamente carichi e retorica violenta, creando una sorta di camera dell’eco in cui l’estremismo poteva prosperare senza i limiti geografici tradizionali.